Un luogo suggestivo, che unisce storia ed arte ma che non tutti conoscono


Il circolo della borsa dal 1805 al 2005

Il circolo della Borsa. Messina 1805-2005

Il momento storico nel quale si colloca la nascita del circolo della borsa è quello del decennio inglese (1806-1815), caratterizzato da tutta da una serie di problematiche di natura economica e politica presenti a livello internazionale che si ripercuotano sulla realtà locale; ma insieme alle difficoltà guardando più da vicino la Messina dell’ottocento si possono cogliere comunque sintomi di una vivacità commerciale che consente la formazione di consistenti patrimoni: i molti negozianti e i banchieri imprenditori che animano il mercato utilizzano le loro risorse in attività commerciali e finanziarie. Tra questi i Grill, i Lella, I Siffredi. Come nella storia più remota dell’isola le alleanze matrimoniali consacrano l’unione dei patrimoni e creano gruppi familiari che si pongono all’apice della società, impegnandosi a livello professionale e culturale e che allo stesso tempo sentono l’esigenza di trovare luoghi di aggregazione in cui rinsaldare i legami di amicizia e di affari e trascorrere il tempo libero. Nei primi anni del secolo esistevano 3 circoli di “conversazione”: Il gabinetto di lettura creato nel 1873, Il nuovo circolo costituito nel 1880 e il circolo della borsa di Messina detto anche Casino della borsa fondato nel 1805 proprio dai più facoltosi commercianti della fiorente colonia inglese attivi in città ai quali si erano uniti i

rappresentanti di alcune famiglie nobili. Il circolo della borsa offriva ai soci accoglienti locali in cui intrattenersi a leggere, conversare, giocare e dove si svolgevano ogni anno sontuose feste da ballo a cui partecipavano rappresentanti delle istituzioni locali, sovrani, principi, ammiragli e ufficiali delle flotte nazionali ed estere. Tra questi illustri ospiti nel 1852 Ferdinando II, 10 anni più tardi i principi Umberto e Amedeo di Savoia, nel 1857 il duca di Genova, nel 1881 Umberto e la Regina Margherita, nel 1899 il duca di Aosta. A questi più recentemente si unirono funzionari in servizio e i diplomatici e coloro che non avendo domicilio in città ne avessero fatto richiesta. Si aggiungevano anche il presidente della corte d’appello, il procuratore generale di Messina, il Prefetto e gli ufficiali generali. Nelle diverse

epoche lo statuto subisce varie trasformazioni che ne modificano l’assetto societario, senza però tradire lo scopo del sodalizio. Da “luogo di gentile convegno, ove i cosi potevano trattenersi con la conversazione, la lettura, i giochi, le feste, i concerti, le conferenze” (Monroy) al circolo di oggi dove attraverso incontri e riunioni si esaltano i valori della città di Messina, si mantengono le tradizioni, si promuovono i rapporti sociali e culturali fra i soci, senza perseguire fini politici e oggi come ieri il circolo della borsa è attento, puntuale e sensibile ai numerosi problemi e bisogni della realtà in cui opera. Nel tempo queste istituzioni e si suoi soci hanno seguito e partecipato attivamente alle dinamiche della città come si evince dal contributo di Franz Riccobono, frutto di una ricerca attenta e puntuale che, pur tra mille difficoltà rappresentate dalla endemica carenza di documentazione è riuscito a tracciare mirabilmente e in modo dettagliato la storia del sodalizio e a rivelarcene gli aspetti più inediti.

di Franz Riccobono